I benefici di un microbiota intestinale sano e gli effetti positivi sulla performance sportiva

Non è una novità che seguire una dieta sana ed equilibrata sia fondamentale per sentirsi al meglio e per la salute del nostro organismo. È importante dunque fare attenzione a seguire un corretto regime alimentare e scegliere con cura il cibo che portiamo in tavola.

Vi è mai capitato però di sentirvi appesantiti nonostante abbiate mangiato leggero? Sentirvi stanchi e poco in forma pur seguendo una corretta, sana ed equilibrata alimentazione? La colpa potrebbe non essere vostra e delle scelte fatte, o meglio, potreste non avere dato la giusta attenzione al vostro microbiota intestinale.

Che cos’è il microbiota?

Con il termine ‘flora batterica’ o ‘microbiota’ si intende l’insieme di microrganismi che naturalmente coesistono in un organismo, come ad esempio il corpo umano. Ognuno di noi ospita un diverso “mix” di microrganismi, un po’ come fosse un’impronta digitale. Basti pensare che un uomo adulto possiede più cellule batteriche che cellule umane!

In particolare, si stima che il microbiota intestinale sia costituito da 100 mila miliardi di batteri buoni. Questi batteri buoni che vivono all’interno del nostro intestino possono in alcuni casi influenzare:

-il modo in cui vengono assorbiti i nutrienti presenti negli alimenti. La scienza ci insegna che il microbiota può essere in grado di digerire i carboidrati complessi, come la fibra alimentare;

-l’efficienza con cui funzionano le nostre difese immunitarie. Sono numerosi gli studi clinici che evidenziano il ruolo del microbiota nella regolazione del sistema immunitario;

-il favoreggiamento della sintesi delle vitamine.

Ma quindi la flora batterica è amica o nemica?

È senza dubbio una preziosissima alleata della nostra salute, ma dobbiamo imparare a prendercene cura!

Gli scienziati sono d’accordo sul fatto che la dieta abbia un impatto fondamentale sull’equilibrio del microbiota intestinale, che a sua volta è coinvolto nella salute e nel benessere generale del nostro organismo. Uno squilibrio dei batteri nell’intestino può contribuire, per esempio, all’aumento di peso, ad un incremento dei livelli di zucchero nel sangue, all’aumento del colesterolo e ad altri disturbi.

Studi recenti hanno dimostrato che i cambiamenti drastici dello stile di vita e le diete moderne hanno come risultato un microbiota intestinale meno ricco e vario che in passato. Le abitudini alimentari influenzano fortemente il microbiota intestinale, plasmandone la composizione e l’attività.

Come possiamo quindi assicurarci di avere un microbiota “felice”?

Gli alimenti vegetali e la fibra alimentare sono alleati del microbiota, così come i prodotti lattiero-caseari e altre tipologie di fermentati.

Particolare attenzione va rivolta ai fermenti probiotici, ceppi di batteri lattici vivi e vitali “amici” del nostro organismo, in grado di superare la barriera gastrica e colonizzare l’intestino favorendo il corretto equilibrio del microbiota.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce i probiotici come “microrganismi vivi che, se somministrati in quantità adeguate, conferiscono un beneficio alla salute”.

Molti alimenti e integratori contengono microrganismi vivi, ma solo quelli che contengono ceppi caratterizzati da un effetto scientificamente dimostrato sulla salute possono essere correttamente definiti “probiotici”.

Come possiamo scegliere i giusti probiotici?

Il Ministero della Salute ribadisce che il termine probiotico è riservato a quei microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo. Inoltre, ne definisce i requisiti, tra cui ad esempio il dosaggio minimo, che un alimento o integratore deve avere per vantare sulla propria etichetta la parola “probiotico”.

Alimenti come yogurt, kefir e latti fermentati, seppur ottenuti mediante fermentazione del latte non sono necessariamente alimenti contenenti fermenti probiotici. Leggendo attentamente le etichette dei prodotti presenti al supermercato è possibile capire se un alimento contiene fermenti lattici probiotici.

Un esempio di ceppi tra i più documentati al mondo sono Lactobacillus rhamnosus, LGG®, Bifidobacterium animalis subsp. lactis, BB-12® e Lactobacillus paracasei subsp. paracasei, L. CASEI 431®. Tutti prodotti dall’azienda Chr. Hansen

Microbiota sano e attività fisica

Mantenere un corretto equilibrio del microbiota è fondamentale per chi pratica attività sportiva, soprattutto se intensa o di lunga durata, in quanto proprio in questi casi il microbiota può subire anomalie o disequilibri. 

Alcuni studi scientifici evidenziano la possibilità che il microbiota intestinale possa modulare l’effetto della dieta e dell’esercizio fisico, rendendolo rilevante per gli atleti alla ricerca delle prestazioni ottimali.

Non solo i microbi del nostro intestino sono responsabili del modo in cui scomponiamo le fibre, i carboidrati, le proteine e regoliamo l’energia, ma influenzano la resilienza allo stress, influenzando anche la resistenza mentale, tutti fattori particolarmente importanti per le prestazioni atletiche.

Infatti, le alterazioni indotte dall’esercizio sul microbiota intestinale possono influenzare i parametri di salute cruciali per le prestazioni atletiche, come ad esempio la risposta infiammatoria e la riparazione dei tessuti. Di conseguenza, il mantenimento di un microbiota intestinale sano è essenziale per la salute, l’allenamento e le prestazioni di un atleta.

I benefici dei probiotici sono strettamente legati al ceppo microbico e correlati alla dose d’assunzione raccomandata. Quando si sceglie un prodotto probiotico, gli atleti dovrebbero utilizzare ceppi clinicamente e scientificamente documentati.

In sintesi

La salute del microbiota intestinale è fondamentale per il benessere del nostro organismo e gioca un ruolo di particolare importanza per lo sportivo. C’è un numero di evidenze sempre maggiore che l’esercizio fisico possa modulare l’equilibrio della flora intestinale e favorire la diversità, a beneficio indiretto delle prestazioni e del recupero.

La dieta è uno dei fattori principali e può influenzare positivamente il microbiota. Particolare attenzione va data all’assunzione dei giusti ceppi probiotici.

I ceppi probiotici di Chr. Hansen sono tra i più documentati al mondo, mediante severi studi clinici condotti in diverse fasce di età e in numerose aree di interesse. Sono sicuri da consumare e di alta qualità, trattandosi di batteri vivi e stabili.

Imparando a leggere correttamente le etichette degli alimenti possiamo riconoscere quelli contenenti i probiotici desiderati, che abbinati al giusto regime alimentare possono garantirci un microbiota intestinale sano!