E’ da un po’ di tempo che non scrivevo articoli sul mio blog, ed eccomi con una lettera aperta. Rivolta a tutti voi che mi seguite, sia in veste di “amici di facebook”, “follower di Instagram”, colleghi, pazienti o tutto quel “gregge” di persone che si inventano un lavoro. Copiando, googolando o pensandosi guru della sana alimentazione.

Raramente uso il web per criticare il lavoro altrui. Sono sempre rispettoso nei confronti degli altri, a favore di idee brillanti e progetti nuovi. Affascinato da chi riesce a reinventarsi facendo davvero quello che gli piace anche se lontano anni luce dal percorso di partenza.  
Mi rammarica però dover continuare a vedere la scarsa serietà in una professione – meravigliosa – come la mia, copiata e rovinata, da personal trainer che non fanno i personal trainer. Coach del benessere, venditori porta a porta di integratori, mamme disperate, guru da frasi motivazionali lette e rilette in qualsiasi libro di autostima. Tutti attratti da una sola idea, i soldi e magari anche qualche fan o follower che scrive messaggi di complimenti, così da sentirsi “importanti” e bravi.

Se avete la smania del fatturato facile e pensate alle diete con un fare di lusso e ambizione puramente commerciale, forse dovreste anche sapere che fare il dietista è prima di tutto un servizio, un’attitudine, una passione! E’ un continuo studio intenso e costante mai uguale a se stesso e ripetibile. Nulla è protocollabile, ogni visita è diversa, si comincia sempre da zero ogni volta.

E’ uno stile, e solo dopo tutto questo può essere pensato come prodotto fatturabile. 

Uno dei principali ostacoli contro cui, chi fa un lavoro come il mio, deve scontrarsi non è di certo la crisi, se si è bravi e professionali, il lavoro c’è, sopratutto nel campo sanitario/patologico.

Ricordo che l’obesità è una malattia!

Non è un problema estetico!

Le prime due cause di morte in Italia, sono: patologie ischemiche del cuore e patologie cerebrovascolari. Entrambe causate da una errata alimentazione e dall’eccesso del grasso corporeo.

Il principale ostacolo sono le persone che utilizzano il mio mestiere per ridurlo ad un semplice cliché dozzinale, illusorio di corpi modellati da una dieta restrittiva. Magari belli in foto perché ritoccati con qualche posa ben fatta od un filtro di Instagram e magari perché no anche “phoshoppati”. Cosi si confonde la salute con qualcosa di più grave. Le stesse persone che si tramutano in guru, life coach, e ci propinano pipponi con frasi motivazionali. Quando nella migliore delle ipotesi sono le stesse persone che senza un mastino che gli stia sul collo non sarebbero in grado di avere l’autonomia necessaria per decidere come e cosa mangiare.

Le stesse persone che non sono in grado di pensare ad uno stile alimentare connesso alle funzioni reali delle persone, perché ci sono anche dei doveri da assolvere nella giornata e se mi viene un attacco di fame ma non posso srotolare il tappetino yoga e fare 40 minuti di respirazione necessaria per cui tutto passa e scivola via. Se quindi nessuno mi ha insegnato che la vita e il cibo sono tutta un’altra cosa, ecco forse qualche domanda in più in merito a certi programmi, approcci e persone e quant’altro ce la dovremmo porre.

Se sono costretto a lavorare con chi non ho mai apprezzato solo perché un paio di like e due foto ritoccate mi permettono un guadagno più facile o un manciata di notorietà, allora preferisco la mia strada. In salita di certo ma densa di soddisfazioni. Di cui nella maggior parte dei casi non ho neanche il tempo di postarlo su nessun social. 

Sono davvero stanco di vedere persone che giocano con l’altrui salute, che non tengono conto della delicatezza di certi meccanismi fisici e psicologici. Di come tanti fattori trovano luogo nello stile di vita di una persona e accompagnarli in un percorso di benessere totale, è un atto che dobbiamo a noi stessi in quanto professionisti. Stanco di come si possa fare del facile qualunquismo parlando di diete e integratori. Ma lo sapete quanti danni si possono fare? 

Quindi se navigo sul web, parlo con i miei pazienti (e non clienti come li definiscono in molti-ahimè), o entro in contatto con nuovi progetti e mi ritrovo a sentire e vedere e parlare e giustificare come mai tante persone che non hanno mai studiato la materia, non sono dietisti, nutrizionisti, medici, etc. Hanno così successo, postano dimagrimenti in tempi assurdi, godono di fama social e combattono il web a suon di foto ritoccate, o semplicemente sbandierano risultati sicuramente evidenti da farci spalancare gli occhi.

Ecco oltre a considerarvi poco capaci del vostro lavoro, oltre a dispiacermi di come un argomento e un mestiere (che ho scelto e voluto fortissimamente) venga così accompagnato da figure con così poca sensibilità professionale, ma con un altissimo potere commerciale. Dovreste anche avere l’umiltà di fare un passo indietro. Imparare quanto possano essere importanti la curiosità e il rispetto per l’altrui lavoro. Di quanto la calma, studio e la serietà siano tutto in questo lavoro. E che purtroppo contro la vostra ignoranza, il vostro fatturato-facile non potrà fare molto. 

Ognuno ha il proprio ruolo, perché affidarsi ad un tuttologo, che vi crea un risultato evidente in poco tempo senza neanche sapere i danni creati da una dieta eccessivamente dimagrante? Per guadagnare tempo? Soffrire di più la fame, non capendo cosa è giusto o sbagliato mangiare durante il giorno? E poi? Ritrovarvi dopo pochi mesi dopo, peggio di prima, dovendo affrontare nuovamente un nuovo percorso ed ulteriori spese. Perché aspirare a canoni di magrezza portata all’esasperazione, ad uno stato patologico che è il sottopeso, mi chiedo perché.

Rivolgersi a chi sbandiera stili di vita che in pochi possono permettersi.

Magari ricorrendo loro stessi anche a ritocchi di chirurgia plastica ed estetica, per ottenere dei risultati che una persona normale non potrebbe mai permettersi? Perché rivolgersi alla vicina di casa, che vi dirà che non mangiando la pasta si dimagrisce? Oppure che facendo due esercizi al giorno i glutei si rassodano? Perché? Non pensate sia così semplice formulare una dieta corretta e sana. Il bello del mio lavoro è che riesco a collaborare con personale serio e corretto. Personal trainer che fanno il loro lavoro, psicologi che aiutano ad affrontare momenti delicati legati alla propria difficoltà nel seguire una dieta. Medici che sanno che una dieta corretta aiuta più di un farmaco.

Basta con tutte queste false figure! Venditori di aria e di foto che hanno breve scadenza. Ricordatevi, chi vi consegna una dieta con grammature compie quello che è definito: esercizio abusivo della professione medica.

Il bello però dei giorni nostri è che si ha la possibilità di scegliere. Anche a chi dare i soldi. Ricordatevelo soprattutto voi che state affrontando un percorso alimentare (di qualsiasi tipo esso sia). E ricordatevi di diffidare da chi nella vita ha come solo ambizione quella di vendere e basta.

Giuliano Ubezio