Nuovi criteri per diagnosticare l’obesità
Cosa cambia e come valutare il proprio stato di salute
L’obesità è una condizione complessa che va ben oltre il semplice calcolo dell’Indice di Massa Corporea (IMC). Le più recenti linee guida internazionali, tra cui quelle della Società Italiana dell’Obesità (SIO) e il report della commissione di The Lancet, stanno ridefinendo i nuovi criteri per diagnosticare e gestire dell’obesità, con un approccio più accurato e clinicamente rilevante.
La tradizionale classificazione dell’obesità
Storicamente, l’obesità è stata definita in base all’IMC:
- Sovrappeso: IMC tra 25 e 29,9 kg/m²
- Obesità di primo grado: IMC tra 30 e 35 kg/m²
- Obesità di secondo grado: IMC tra 35,1 e 40 kg/m²
- Obesità di terzo grado: IMC superiore a 40 kg/m²
Tuttavia, l’IMC non distingue tra massa magra e massa grassa, né considera la distribuzione del grasso corporeo, due aspetti fondamentali per comprendere i rischi per la salute.
Il nuovo approccio: obesità pre-clinica e obesità clinica
Secondo le nuove ricerche pubblicate su The Lancet, l’obesità dovrebbe essere considerata in due categorie:
- Obesità pre-clinica: accumulo eccessivo di grasso senza complicanze metaboliche o organiche.
- Obesità clinica: presenza di eccesso di grasso accompagnato da alterazioni metaboliche, cardiovascolari o disfunzioni d’organo.
Questa distinzione consente di individuare con maggiore precisione chi necessita di un intervento terapeutico mirato.
Perché è importante valutare la distribuzione del grasso?
Non tutti i tipi di obesità comportano gli stessi rischi. Il grasso viscerale (localizzato nell’addome) è il più pericoloso dal punto di vista metabolico, aumentando il rischio di diabete di tipo 2, ipertensione e malattie cardiovascolari. Cosa dicono quindi in nuovi criteri per diagnosticare l’obesità? Che oltre all’IMC, è fondamentale misurare:
- Circonferenza vita: deve essere inferiore a 94 cm negli uomini e 80 cm nelle donne.
- Rapporto vita-altezza: un valore superiore a 0,5 indica un rischio maggiore.
L’importanza di un approccio multidisciplinare
Le linee guida della SIO sottolineano l’importanza di un team multidisciplinare per trattare l’obesità in modo efficace. Un percorso che coinvolga dietisti (che crea la dieta mirata e personalizzata prescritta dal medico), endocrinologi (che diagnositcano la patologia), psicologi e specialisti in chirurgia bariatrica può fare la differenza nel raggiungere risultati duraturi.
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